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Asti Architetti e Hines Italy | Nuova vita all’iconica Torre Tirrena progettata dai fratelli Soncini in Piazza Liberty, a Milano negli anni Cinquanta.

mar 01, 2021

L'intervento di restyling "gentile” dell'architetto Paolo Asti, della storica Torre Tirrena ora denominata The Liberty Tower - sviluppato da Hines Italy - ha portato alla ridefinizione urbana della piazza Liberty, a due passi dal Duomo, in dialogo con il progetto ipogeo del flagship store Apple di Foster + Partners.

Nel corso degli anni, l’attività dello studio Asti Architetti fondata nel 2004 da Paolo Asti – figlio d’arte, suo padre è tra i padri fondatori dell’ADI - si è andata specializzando verso il recupero del patrimonio edilizio puntando a dare nuova dignità architettonica ad edifici preesistenti. Per questo motivo Paolo Asti ama definire il suo modo di progettare come “architettura gentile”:

“Un’architettura che si pone in maniera ‘gentile’ nei confronti del committente e del contesto, che non contrasta mai in maniera eccessiva, che utilizza materiali locali, che prova a reinterpretare le basi compositive della facciata italiana, un’architettura legata in qualche modo alla mia persona (mi ritengo una persona gentile come approccio) nel senso che non mi sovrappongo a chi abiterà i miei spazi. Proponiamo infatti sempre dei tagli e delle distribuzioni interne e dei materiali che non sono mai impositivi dell’ego dell’architetto: noi facciamo architettura per il largo pubblico, con interventi diffusi, non gridati, caratterizzati da una grande attenzione al dettaglio”. Foto ©Gusmeroli
Foto ©Gusmeroli

Questo intervento di Asti Architetti completa e definisce piazza Liberty in dialogo con il progetto ipogeo del flagship store Apple di Foster + Partners che scava la piazza - enfatizzata dalle fontane a cascata - con un anfiteatro a gradoni: “il rapporto con la piazza risulta evidente”, sottolinea Asti, “il disegno della facciata della torre, ora esaltata nelle sue caratteristiche di verticalità - finalmente riconsegnata alla città anche come presenza notturna grazie alle strip-led che esaltano gli elementi verticali strutturali - si relaziona con il parallelepipedo vetrato a contenimento della fontana e con l’illuminazione della piazza”.

 All’esterno, della The Liberty Tower, è stata valorizzata la chiarezza strutturale dei “pilastrini binati” della facciata che sdoppiandosi con raccordi inclinati segnano la verticalità della torre definendo la base e la parte sommitale creando un forte contrasto di luci e ombre: “nel progetto di riqualificazione – spiega Asti - ho adottato un approccio basato sulla conservazione e sull’enfatizzazione dei caratteri fondamentali del disegno originario fatto dai fratelli Soncini: The Liberty Tower è unica a Milano per la sua facciata ‘a caramella’ che nella base si ‘accartoccia’ su se stessa concludendosi nella parte sommitale con una rientranza dei propri elementi connotanti dello sviluppo verticale “.
Foto ©courtesy Hines Italy

Gli interni sono stati invece completamente ristrutturati e rifunzionalizzati negli aspetti impiantistici energetico strutturali (ad oggi è stata ottenuta la LEED Gold Pre-certified; Hines è leader mondiale circa i temi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica nel rispetto dei più elevati standard internazionali). 

 In copertura, prima adibito a locali tecnici (ora posizionati negli interrati) è stato realizzato un nuovo volume vetrato arretrato rispetto al filo della facciata con un ampio terrazzo dotato di ampie vasche piantumate (cinque ulivi sono stati posizionati in continuità della fuga verso l’alto dei pilastrini della facciata principale) come affaccio sulla città e open house degli uffici che l’edificio ospita.
Autore: Sara Foschi 22 mag, 2023
Milano è una città in continua trasformazione. La considerazione che la metropoli milanese, in perenne metamorfosi, rappresenti il motore del suo sviluppo architettonico e sociale, e che il futuro della città ora si giochi sulla riqualificazione delle grandi aree, è stata la premessa per lo sviluppo del progetto No Stop Milano. La città che cambia. L’obiettivo di No Stop Milano è quello di fornire, con modalità e linguaggi differenti, uno sguardo critico per arricchire la discussione pubblica e la cultura urbana intorno al futuro della città e alla sua rigenerazione. Si tratta di un osservatorio annuale sulla trasformazione urbana - in previsione delle Olimpiadi invernali 2026 e della ricorrenza 1923-2023 dell’accorpamento dei Comuni periferici della città - per promuovere il coinvolgimento dei cittadini nella scoperta e valorizzazione degli sviluppi passati e futuri di Milano.
Autore: Sara Foschi 22 mag, 2023
“FLOAT nasce da un’idea organica. C’è un legame con la tradizione curvilinea bolidista che mi caratterizza; tuttavia, la mia vocazione attuale è più legata a una naturalità più morbida che non è disgiunta da quanto facevo prima, ma che è semplicemente un’evoluzione. Oggi preferisco linee meno forzate dal punto di vista estetico per ritornare alla morbidezza del corpo. Le forme organiche di FLOAT sono più congruenti a quello che siamo, dal punto di vista anatomico”, afferma Massimo Iosa Ghini.
Autore: Sara Foschi 22 mag, 2023
Asti Architetti e Iris Ceramica Group, nella cornice del Brera Design District, hanno presentato una workstation temporanea nel cuore di Milano: un angolo del futuro, un’oasi urbana pensata per ricaricare la mente e le energie. Via dei Mercanti, luogo cardine della storia urbana di Milano, diventa il palcoscenico di un progetto che intende portare valore aggiunto all’arredo urbano: una seduta continua liberamente fruibile per lavorare e riposare a diretto contatto con un ulivo, cifra stilistica di Asti Architetti.
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