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DEFHOUSE | Dove nasce il talento

Sara Foschi • gen 28, 2021

A Milano la Defhouse, la prima Concept House in Italia e al mondo dove gli abitanti, giovani influencer, vengono stimolati in continuazione a coltivare il proprio talento.

Il concetto delle collab houses, travestite da ville miliardarie, piscine mozzafiato e vissute da gruppi di influencer come protagonisti, cambia totalmente. E in positivo. Non più luoghi-palcoscenico dove l’unico scopo è quello di dare spettacolo e creare engagement: ora è arrivato il momento di dare sostanza, creando cultura e spessore, sensibilizzando gli abitanti della casa verso temi importanti, in modo che i talenti dei residenti vengano stimolati e coltivati per non diventare solo delle meteore che si esauriscono in un lampo tra una foto e un passo di danza. Per questo è nata la Defhouse, un progetto firmato da WSC®: la prima Concept House in Italia e al mondo che non è solo una location ma un vero e proprio canale di comunicazione e un hub di formazione.
Al suo ingresso si apre il living, circondato da ampie vetrate dove i colori si accendono nel divano, sulle iconiche poltrone di Seletti, sulle pareti e negli accessori, con un soffitto caratterizzato da nuvole (di Magis) illuminate da neon: sorgenti di luce versatili e di grande fascino protagoniste negli anni Ottanta che diventano il fil rouge in tutta la casa, trasformandosi in scritte artistiche sulle pareti o nei curiosi emoticon che identificano i ragazzi della casa. “Siamo a Milano, culla dei movimenti che hanno cambiato il modo di intendere il design: parliamo di Alchimia, Memphis che negli anni Ottanta hanno trasformato l’approccio del design”, racconta l’Art Director John Pentassuglia che ha curato anche il progetto dell’Interior, con il supporto tecnico dell’architetto Emanuele Tresoldi di Tresoldi & Partners. Photo credit: ©Simone Furiosi
Autore: Sara Foschi 22 mag, 2023
Milano è una città in continua trasformazione. La considerazione che la metropoli milanese, in perenne metamorfosi, rappresenti il motore del suo sviluppo architettonico e sociale, e che il futuro della città ora si giochi sulla riqualificazione delle grandi aree, è stata la premessa per lo sviluppo del progetto No Stop Milano. La città che cambia. L’obiettivo di No Stop Milano è quello di fornire, con modalità e linguaggi differenti, uno sguardo critico per arricchire la discussione pubblica e la cultura urbana intorno al futuro della città e alla sua rigenerazione. Si tratta di un osservatorio annuale sulla trasformazione urbana - in previsione delle Olimpiadi invernali 2026 e della ricorrenza 1923-2023 dell’accorpamento dei Comuni periferici della città - per promuovere il coinvolgimento dei cittadini nella scoperta e valorizzazione degli sviluppi passati e futuri di Milano.
Autore: Sara Foschi 22 mag, 2023
“FLOAT nasce da un’idea organica. C’è un legame con la tradizione curvilinea bolidista che mi caratterizza; tuttavia, la mia vocazione attuale è più legata a una naturalità più morbida che non è disgiunta da quanto facevo prima, ma che è semplicemente un’evoluzione. Oggi preferisco linee meno forzate dal punto di vista estetico per ritornare alla morbidezza del corpo. Le forme organiche di FLOAT sono più congruenti a quello che siamo, dal punto di vista anatomico”, afferma Massimo Iosa Ghini.
Autore: Sara Foschi 22 mag, 2023
Asti Architetti e Iris Ceramica Group, nella cornice del Brera Design District, hanno presentato una workstation temporanea nel cuore di Milano: un angolo del futuro, un’oasi urbana pensata per ricaricare la mente e le energie. Via dei Mercanti, luogo cardine della storia urbana di Milano, diventa il palcoscenico di un progetto che intende portare valore aggiunto all’arredo urbano: una seduta continua liberamente fruibile per lavorare e riposare a diretto contatto con un ulivo, cifra stilistica di Asti Architetti.
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